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Riconoscere un cosmetico sicuro

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Najoua Et Tamimi
Laureanda in Scienze Biologiche e collaboratrice Beauteesum

Come saper riconoscere un cosmetico sicuro per la nostra salute

Al giorno d’oggi la gamma di prodotti cosmetici disponibili sul mercato è così ampia, con l’obiettivo di soddisfare tutti i tipi di esigenze dei consumatori.

In mezzo a questa miriade di alternative però, spesso ci si chiede se un determinato cosmetico sia più sicuro di un altro. Non si tratta propriamente di efficacia, è un discorso che dipende dalle esigenze soggettive, ma dei frequenti dubbi sulla natura delle formule e sulla loro nocività per la nostra saluta.

Come si fa a riconoscere un prodotto sicuro da uno potenzialmente pericoloso?

Il tema della sicurezza di un prodotto cosmetico è un argomento molto complesso e delicato, importante sia per il consumatore finale, che naturalmente pretende che la sua salute venga salvaguardata, che per chi distribuisce i cosmetici, che vede nel loro successo la sua stessa credibilità e autorevolezza.

Innanzitutto, è importante sapere che tutti i prodotti cosmetici sono disciplinati, e quindi devono esserne conformi, dal Regolamento (CE) n.1223/2009 sui prodotti cosmetici. Sulla base del regolamento, i cosmetici devono essere fabbricati, manipolati, confezionati e venduti in modo tale da non causare danni alla salute del consumatore finale.

Prima dell’immissione in commercio di un cosmetico, il prodotto dele passare attraverso diversi steps che implicano importanti responsabilità da parte delle aziende produttrici e distributrici. Questi steps sono spiegati nel dettaglio nel precedente articolo “La cosmetica sicura”, ma in breve si tratta di:

  • Sottoporre il prodotto cosmetico a diverse prove, tra cui i test per le informazioni sulla stabilità chimico- fisica, quella microbiologica per alcuni mesi (come il challenge test) e a test specifici per verificare la tollerabilità cutanea delle materie prime che compongono il prodotto.
  • Redazione e firma un dossier (il PIF -Product Information File-) da parte di un valutatore della sicurezza, il quale deve avere una preparazione scientifica idonea per assicurare la sicurezza del prodotto cosmetico.

C’è una forte avversione verso alcune sostanze utilizzate nei prodotti cosmetici, nonostante sia chiaro che le sostanze nocive per la salute umana sono vietate dal Regolamento (CE) n.1223/2009, e gli studi sono sempre attivi per individuare prontamente altre sostanze sospette.
La causa della demonizzazione di alcuni ingredienti cosmetici risiede puramente nei metodi insufficienti con cui vengono dati messaggi al consumatore finale. Il marketing e la ricerca, soprattutto attuale, del prodotto “Bio” e “Green” hanno portato alla diffusione di molti claims (frasi promozionali che evidenziano determinate caratteristiche del prodotto al fine di informare in consumatore) che possono risultare denigranti verso alcune classi di sostanze. Accade spesso che le accuse derivino dalla simpatia o meno verso una sostanza, o dal contesto etico in cui è inserita, con l’obiettivo di evidenziare l’appartenenza di un prodotto ad una determinata categoria particolarmente favorita dal mercato.

Per citare un esempio, i siliconi sono costantemente sotto discussione, soprattutto quando il discorso riguarda un’etica “naturale” e “bio”. È vero che, non essendo facilmente smaltibili, il loro impiego non è compatibile con alcuni concept come bio e sostenibilità, ma non significa che siano dannosi per la salute, anzi, addirittura spesso sono inevitabili per alcune problematiche cosmetiche. Gli esempi da riportare sarebbero molti, e spesso condizionano il lavoro di ricerca del formulatore che, oltre ad avere il compito di formulare un cosmetico efficace, deve far fronte anche alle esigenze del pubblico per far sì che il prodotto venga notato ed utilizzato.

Di cosa ci si deve fidare allora? Semplice, il consumatore deve prendere atto del fatto che il cosmetico viene studiato, progettato e creato per la bellezza delle persone: non può danneggiare lo stato di benessere ma può solo migliorarlo.

Si ricorda che i prodotti cosmetici sono sottoposti al Ministero della Salute, che esercita un’attività
di sorveglianza verso i cosmetici e si propone di verificare e contrastare la vendita e la distribuzione di prodotti cosmetici irregolari, cioè non conformi al Regolamento CE n. 1223/2009, garantendo così il commercio di soli cosmetici sicuri.

A questo punto la scelta di un’opzione cosmetica a scapito di un’altra dipende solo dalle esigenze soggettive di ognuno di noi, senza doversi preoccupare dei rischi sulla salute, a patto che vengano sempre osservate le indicazioni per l’uso e le avvertenze presenti sull’etichetta.

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